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Il team multidisciplinare

INTEGRAZIONE TRA ARCHITETTURA – STRUTTURA – IMPIANTI PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI COSTRUZIONI COMPLESSE

L’involucro che delimita gli spazi climatizzati, luoghi dell’abitare, del lavorare, dello sport ed in genere dello svolgimento delle attività umane, si caratterizza per la compresenza di tre materie a cui è demandata la responsabilità dell’efficienza strutturale ambientale e architettonica.

Possiamo paragonare un edificio al corpo umano: le strutture corrispondono allo scheletro, gli impianti al sistema circolatorio e l’architettura alla pelle. È sufficiente questa metafora per immaginare quanto sia fondamentale che queste tre discipline (progettazione strutturale, impiantistica e architettonica) collaborino tra loro e procedano insieme, al fine di dare vita ad un organismo armonioso e che “funzioni” in modo efficiente e ottimale. Fin dalla definizione del concept, progettazione architettonica, impiantistica e strutturale devono progredire sinergicamente in parallelo, affinché l’integrazione tra le tre discipline sia positiva ed efficace: l’obiettivo è raggiungere qualità architettonica ed alte prestazioni energetiche e tecnologiche.

Una stretta collaborazione tra architetti, ingegneri strutturisti e ingegneri impiantisti e il loro coordinamento da parte del facility manager è, dunque, essenziale L’integrazione è perciò un requisito indispensabile per una progettazione consapevole che garantisca sostenibilità, controllo di costi, tempi, qualità del progetto e manutenibilità. Le diverse specializzazioni e competenze si confrontano e interagiscono per la realizzazione del progetto.

Il processo di individuazione degli elementi che collidono tra loro, è una operazione indispensabile che individua elementi che occupano lo stesso spazio per i quali sarà necessaria una rielaborazione progettuale, elementi incompatibili tra loro perché invadono il reciproco spazio necessario al montaggio o alla manutenzione, per la cui soluzione si potranno attuare procedure preventive e ancora elementi che tra loro sono temporalmente non ammissibili. Un esempio sono particolari arredi che per le dimensioni dovranno essere introdotte in un ambiente prima dell’ultimazione delle pareti divisorie e pertanto dovrà essere organizzata la costruzione di conseguenza.

É per questo che nella progettazione di tipo integrato, tutti i soggetti coinvolti devono essere da subito consapevoli delle ricadute che ogni scelta progettuale comporta. Esigenze della committenza, progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, illuminotecnica, acustica, paesaggistica, sono messe in relazione fin dalle prime fasi in una serie di riunioni periodiche, nelle quali l’utilizzo costante e continuo di check-list consente di dare un ordine al ragionamento, diventando un vero strumento di lavoro.

Nel sistema tradizionale invece i diversi aspetti del progetto vengono visti come elementi separati e la progettazione si sviluppa per fasi successive, in cui gli specialisti generalmente lavorano separatamente, concentrandosi sulla loro specifica area, coordinandosi con gli altri soggetti coinvolti solo quando è strettamente necessario.

La sostenibilità del processo costruttivo edilizio richiede oggi una progettazione sempre più versatile e integrata in tutte le sue fasi: dalla scelta dei materiali da costruzione (eco sostenibili e riciclabili) alla progettazione degli impianti tecnici, dall’innovazione tecnologica dei componenti costruttivi alla progettazione architettonica complessiva, che soddisfi le problematiche dell’inquinamento, dell’esaurimento delle risorse naturali al problema dell’elevato rischio sismico del nostro territorio. L’obiettivo ultimo della progettazione di un edificio dovrebbe mirare a ridurre l’impatto ambientale globale, tenendo in conto tutti i fattori che co-partecipano alla generazione di gas climalteranti.

COORDINAMENTO DI UN TEAM MULTIDISCIPLINARE (SPECIALIZZAZIONI E COMPETENZE)

Il coinvolgimento di un sempre maggior numero di competenze specialistiche e coordinando al perseguimento dell’obiettivo comune una molteplicità di figure professionali e di tutti gli attori coinvolti nel processo edilizio, è il principio fondante della progettazione integrata per realizzare edifici che rispondono in modo ottimale alle necessità per cui vengono richiesti.

La Progettazione Integrata deve prevedere necessariamente un team multidisciplinare costituito da:

  • Architetto: coordinatore del team di progettazione in accordo con il programma e con il budget a disposizione.
  • Ingegnere civile: cura gli aspetti legati alle infrastrutture
  • Urbanista: studia l’integrazione del progetto nel territorio.
  • Ingegnere strutturista: progetta le strutture.
  • Ingegnere termotecnico: progetta gli impianti meccanici.
  • Ingegnere elettrico: progetta gli impianti elettrici.

Consulenti specialistici:

  • Acustica
  • Sostenibilità (in funzione dell’importanza/complessità del progetto)
  • Construction manager: cura la logistica e i costi del processo di costruzione.
  • Rappresentante del cliente o FM (Facility Manager), deve avere le capacità di:
    • ascoltare in modo attivo
    • porre attenzione a tutti i suggerimenti impliciti ed espliciti
    • avere intuito
    • invitare alla partecipazione
    • incentivare competenze di facilitazione negli altri
    • inquadrare con facilità il contesto generale e gli obiettivi specifici
    • valutare i singoli approcci e cercare punti d’incontro
    • utilizzare differenti strumenti di insegnamento e supporto
    • gestire le problematiche aprendo e chiudendo le questioni
    • utilizzare domande di verifica (chiedere esempi, reference, analisi quantitative)
    • essere flessibile

Gli incontri di coordinamento del team sono strumento operativo, per condividere idee e collaborare intensivamente ad un approccio olistico, pertanto presuppongono una comunicazione chiara e continuativa, attenzione ai dettagli, collaborazione attiva tra i membri del team attraverso tutte le fasi progettuali. Tali competenze, a partire dallo studio di strategie per l’intero progetto, si focalizzano sul problema e si specializzano attraverso livelli di dettaglio sempre più definiti, realizzando soluzioni ottimizzate che vedono il coinvolgimento di tutti gli “attori” in una PROGETTAZIONE COORDINATA (integrated design). É un lavoro di squadra. Le varie figure imparano l’uno dall’altro e combinano le loro conoscenze ed esperienze per creare soluzioni ottimali che risultino efficienti, flessibili, sostenibili, che garantiscano il benessere abitativo ed una corretta fruizione degli spazi.

TROVARE ESPERTI DI PROGETTAZIONE INTEGRATA

Il progetto integrato viene coordinato dalla figura del facility manager, il quale pianifica, gestisce e rappresenta il committente. Questo ruolo può essere ricoperto da architetti, ingegneri, geometri e periti, ciascuno con i propri punti di forza. Periti edili e geometri hanno delle limitazioni circostanziali al periodo di studi più breve che prevede l’apprendimento di competenze basilari di estimo, di lavoro nell’edilizia, di topografia e di progettazione di strutture di media entità. L’ingegnere edile o civile può esercitare la professione con prerogative equivalenti a quelle dell’architetto ma solo quest’ultimo per esempio può intervenire su edifici storico-architettonici vincolati dalla legislazione, e con approcci differenti. L’architetto condensa nella sua figura tutta una serie di conoscenze tecniche, teoriche e stilistiche che sono in grado sia di comprendere il fenomeno architettonico, quanto il contesto paesaggistico culturale e sociale in cui è chiamato ad operare. Possiede quindi un bagaglio culturale e una forma mentis predisposta al ruolo di coordinatore. Nella scelta del professionista più adatto, ci sono svariati aspetti da tenere in considerazione:

  • Esperienza : ci si riferisce alla seniority nel ruolo, di situazioni vissute, al numero e alla complessità di progetti gestiti.
  • L’utilizzo di procedure: esse sono quello strumento fondamentale che consente di massimizzare l’efficienza e ridurre la possibilità di commettere errori, standardizzando i processi avendo definito a monte qual è il modo migliore per svolgerli. Un processo ben definito, infatti, ci faciliterà sicuramente nel compito di progettazione, redazione e implementazione del nostro lavoro. Andare, al contrario, per tentativi, cercando di formalizzare un processo instabile può essere frustrante e portare ad una perdita di fiducia nello strumento
  • I collaboratori: è importante capire se il professionista è già strutturato, quindi se ci sono già altri professionisti con cui collabora.
  • Obiettivi chiari: è fondamentale capire sin da subito se il professionista è in grado di aiutarci a raggiungere il nostro risultato, pianificando e condividendo obiettivi chiari e plausibili.